L’amore non è un bisogno ma un traboccare. L’amore è un lusso. È abbondanza. Significa possedere così tanta vita che non sai più cosa farne, quindi la condividi.
In questa partitura coreografica a sei corpi si vuole ‘cantare’ simultaneamente l’innocenza e l’incoscienza dei due più grandi amanti della tragedia: Romeo e Giulietta.
Possiamo parlare all’infinito sulle loro probabili idee circa l’amore ma siamo disarmati se si parla del loro innamoramento.
Il vento che sposta i capelli, gli occhi che si cercano, i muscoli che si contraggono, la cura di ascoltare il tatto, i cambi repentini di umore, il sentirsi sollevati, l’odore che circola nell’aria che ci definisce. Fu allora lo sguardo a creare questo primo fremito?